PER INFO CHIAMA AL +39 0515 21632

Affido dei figli: perde l’affidamento il genitore che esclude l’ex coniuge
RICHIEDI UNA CONSULENZA
Compila il modulo per ricevere una consulenza
Affido dei figli: perde l’affidamento il genitore che esclude l’ex coniuge
In caso di separazione o divorzio dei genitori, il minore ha diritto a mantenere un rapporto con entrambi i genitori alla luce del “principio di bigenitorialità”. Tuttavia, in alcuni contesti, si verificano delle situazioni in cui un genitore tenta di escludere l’altro dalla vita del figlio, ingenerando (o potendo ingenerare) in quest’ultimo la c.d. PAS – “sindrome di alienazione parentale”. La giurisprudenza, sebbene la PAS non sia ancora riconosciuta come una patologia psichiatrica, ne sta riconoscendo la valenza in taluni casi fino ad arrivare modificare il regime dell’”affidamento dei figli” in caso di comportamenti di un genitore che tendano ad estromettere l’altro e a ingenerare il rifiuto di tale figura genitoriale da parte del minore.
Affido dei figli: perde l’affidamento il genitore che esclude l’ex coniuge
In caso di separazione o divorzio dei genitori, il minore ha diritto a mantenere un rapporto con entrambi i genitori alla luce del “principio di bigenitorialità”. Tuttavia, in alcuni contesti, si verificano delle situazioni in cui un genitore tenta di escludere l’altro dalla vita del figlio, ingenerando (o potendo ingenerare) in quest’ultimo la c.d. PAS – “sindrome di alienazione parentale”. La giurisprudenza, sebbene la PAS non sia ancora riconosciuta come una patologia psichiatrica, ne sta riconoscendo la valenza in taluni casi fino ad arrivare modificare il regime dell’”affidamento dei figli” in caso di comportamenti di un genitore che tendano ad estromettere l’altro e a ingenerare il rifiuto di tale figura genitoriale da parte del minore.
RICHIEDI UNA CONSULENZA
Compila il modulo per ricevere una consulenza
Il diritto alla bigenitorialità
L’art. 337-ter c.c. prevede, nei casi di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento e nullità del matrimonio che “il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”.
La Sindrome di Alienazione Parentale
La Sindrome di Alienazione Parentale (PAS) è un disturbo che può scaturire nei figli che vivono contesti conflittuali all’interno della propria famiglia, quando i genitori decidono di separarsi o divorziare.
Infatti, si registrano spesso, in caso di separazione dei coniugi, casi di “genitori manipolatori”, ovvero avviene che uno dei genitori cerchi di emarginare l’ex coniuge dalla vita del figlio attraverso una serie di comportamenti come, ad esempio, quello di screditare l’altro genitore in presenza del figlio. Tale situazione, alla lunga, ingenera nel minore un vero e proprio rifiuto nei confronti dell’altro genitore.
Questo disturbo non è, ad oggi, riconosciuto dal mondo della psichiatria come una vera e propria patologia clinicamente accertabile, tuttavia, parte della giurisprudenza ne tiene conto nell’adottare i provvedimenti riguardanti l’“affidamento dei figli”.
Le ripercussioni sull’affido dei figli nella giurisprudenza
Il comportamento del genitore collocatario che tenta di estromettere l’altro genitore può avere delle gravi ripercussioni sull’affidamento dei minori.
Il genitore non collocatario estromesso dalla vita del figlio può, infatti, rivolgersi al Tribunale di residenza abituale del minore e chiedere al Giudice di modificare il regime dell’”affido condiviso”, disponendo l’”affidamento esclusivo” del minore in capo a questo, nel caso in cui venga accertato che il genitore originariamente collocatario non gli abbia consentito di avere dei rapporti normali con il figlio (Cass. Civ., ord. 13 settembre 2017, n. 21215).
Il genitore che non si attiva per preservare la relazione del figlio con l’altro genitore, ossia la c.d. bigenitorialità, e che tenta di minare le fondamenta del loro rapporto può essere considerato inadeguato dal punto di vista genitoriale. Di conseguenza, tale inadeguatezza può essere incompatibile con l’”affidamento condiviso”, il quale può essere sostituito con l’”affidamento esclusivo” del minore al genitore fino ad allora “escluso” (Trib. Brescia, III^ Sez. Civile, sentenza 815/2019).
Dunque dovrà essere accertata, attraverso delle consulenze psicologiche, l’indagine servizi sociali e l’eventuale audizione del minore, l’inidoneità del genitore collocatario a preservare la bigenitorialità e, al contempo, l’idoneità dell’altro genitore.
Il Giudice potrà, inoltre, condannare al pagamento di una sanzione pecuniaria il genitore che si renda responsabile di atti che ostacolino il corretto svolgimento delle modalità dell’affido, boicottando l’altro genitore (Cass. Civ., ord. 27 giugno 2018, n. 16980).