Risarcimento danni coniuge tradito

Senza-titolo-14

PER INFO CHIAMA AL +39 0515 21632

RICHIEDI UNA CONSULENZA

Compila il modulo per ricevere una consulenza

Risarcimento danni coniuge tradito

Di norma, dopo la separazione, l’affidamento dei figli è condiviso ma iIn caso di tradimento, la separazione tra i coniugi può essere addebitata al coniuge infedele, ma chi viene tradito in alcuni casi può anche chiedere un risarcimento danni.






    Risarcimento danni coniuge tradito

    In caso di tradimento, la separazione tra i coniugi può essere addebitata al coniuge infedele, ma chi viene tradito in alcuni casi può anche chiedere un risarcimento danni.

    RICHIEDI UNA CONSULENZA

    Compila il modulo per ricevere una consulenza






      Quando uno dei due coniugi tradisce l’altro, quello che ha subito il tradimento può richiedere al giudice l’addebito della separazione a carico dell’altro, ossia che il giudice confermi come responsabile della fine dell’unione coniugale il coniuge infedele. L’addebito della separazione comporta l’onere delle spese legali e la perdita per il coniuge fedifrago che (ove economicamente più debole) all’assegno di mantenimento, ma il coniuge tradito ha diritto anche a richiedere un risarcimento danni?

       

      Che differenza c’è tra mantenimento e risarcimento del danno?

       

      Dalla separazione tra due coniugi, sul piano economico, nasce solo il diritto allassegno di mantenimento, nelle circostanze previste per legge, e in alcuni casi l’addebito della separazione. Talora i giudici hanno dato la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni in caso di condotte gravi che ledono la dignità, la riservatezza, l’integrità morale, la reputazione, la privacy e la salute del coniuge. Il mantenimento e il risarcimento quindi, hanno natura diversa e nascono da diversi presupposti:

      • Il mantenimento è un sostegno che il coniuge economicamente più forte può essere costretto a versare al coniuge con il reddito più basso. Ciò sempre e soltanto se al coniuge economicamente più debole non venga addebitata la separazione. In sede di separazione, infatti, il giudice, ove vi sia stata domanda di addebito della separazione da parte di uno dei coniugi, deve accertare se ci siano stati dei comportamenti contrari ai doveri nascenti dal matrimonio da parte dell’altro coniuge (ad esempio il dovere alla fedeltà) e accertare se questi siano stati la causa determinate della fine del matrimonio; infatti se in una coppia il rapporto era già in crisi da tempo al momento del tradimento, la separazione non è addebitabile al coniuge che ha commesso il tradimento. Se invece il tradimento è la causa scatenante della separazione, chi è stato tradito avrà diritto ad addebitare la separazione all’altro coniuge.
      • Il risarcimento consiste nel reintegrare una lesione e per ottenerlo è necessario aver subito un danno molto grave.

      Si può chiedere il risarcimento in caso di tradimento?

       

      Nella maggioranza dei casi l’infedeltà non implica il diritto al risarcimento in quanto, per ottenerlo, è necessario che il coniuge abbia avuto delle condotte molto gravi che comportano delle lesioni alla dignità, al decoro, all’integrità morale o alla privacy dell’altro coniuge. Per ottenere un indennizzo a seguito di un tradimento il mero adulterio non basta, in quanto nel rapporto di coppia la riduzione dell’attrazione sessuale, l’abitudine, la noia, il disamoramento non comportano sanzioni, rappresentando tali eventi rischi strettamente connessi all’instaurarsi del rapporto di coppia. E’ fondamentale, quindi, qualcosa di più, poter provare di aver subito un danno causato da un ulteriore grave e riprovevole comportamento del coniuge adultero, ad esempio un danno alla reputazione dato dal fatto che altre persone siano state volutamente messe a conoscenza da parte del coniuge fedifrago e con un intento volutamente denigratorio, del tradimento all’insaputa del coniuge.

       

      Cosa serve per chiedere il risarcimento?

       

      Il tradimento può essere, comunque, considerato in certi casi come un illecito civile a tutti gli effetti visto che il matrimonio comporta, oltre che obblighi morali, anche obblighi giuridici; questo viene affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 18853 del 2011, per cui nei casi in cui il tradimento abbia rappresentato una lesione all’onore o alla dignità del coniuge, questi ha diritto ad un risarcimento, previa la dimostrazione dell’entità del danno subito.

      Per ottenere il risarcimento, quindi, è indispensabile:

      • che ci sia una concreta grave e riprovevole violazione dei doveri coniugali da parte di uno dei due coniugi;
      • che il danno subito sussista, sia grave e che sia dimostrato dal coniuge tradito;
      • provare il nesso causale tra il tradimento e il danno.

      È possibile portare avanti un’azione legale separata per ottenere il risarcimento che può essere fatta anche in mancanza di addebito della separazione.

      Per info chiama al +39 0515 21632