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Danno tanatologico: per le Sezioni Unite non è ammissibile (Cass. Civ. Sez. Unite sentenza 22/07/2015 n° 15350)

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27/07/2015

 

Depositata la sentenza attesa da tempo che chiarisce la questione sollevata dopo il pronunciamento della Cassazione con la 1361 del 23 gennaio 2014. Il danno tanatologico (o danno da perdita del bene vita) non sarà riconosciuto come voce di danno.

Il 22 luglio è finalmente arrivato il tanto atteso pronunciamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che hanno respinto il ricorso con cui si chiedeva il riconoscimento della risarcibilità di questa tipologia di danno a favore degli eredi.

La sentenza (n. 15350/2015) giunge a più di un anno di distanza dall’ordinanza del 5 febbraio 2014 con cui la terza sezione della Suprema Corte aveva chiesto di sottoporre la questione alle Sezioni Unite, all’indomani della sentenza 1361 del 23 gennaio 2014 (relatore Luigi Scarano) con cui veniva riconosciuta la risarcibilità del danno da morte.

Le compagnie assicurative possono tirare un sospiro di sollievo.


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AUTORE - Studio Legale Albini