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Dequalificazione: sì al risarcimento del danno biologico anche in assenza di mobbing (Cass. Civ., sez. lav., sentenza n° 22635/15)

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04/12/2015

 

Ad avviso della Suprema Corte, esclusa la sussistenza dell’intento vessatorio e persecutorio tipico del mobbing e necessario per il suo concretizzarsi, rimane, comunque sempre valutabile la condotta di “radicale e sostanziale esautoramento” del lavoratore dalle sue mansioni, la quale è fonte di danno alla sfera patrimoniale e/o non patrimoniale del lavoratore ove ricollegabile eziologicamente all’inadempimento del datore di lavoro.


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AUTORE - Studio Legale Albini