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Esiste ancora, dopo il Jobs Act, la sanzione della reintegra in caso di violazione dell’obbligo di “repechage” in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo?

  |   Diritto del Lavoro, Tutte le News

27/05/2015

 

Il contenuto del principio di cui sopra ha indotto gli addetti ai lavoria rivalutare la persistenza dell’anzidetto obbligo a seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina del licenziamento, che, come noto, ha ridotto notevolmente l’applicabilità della reintegra incidendo sul livello di stabilità del rapporto di lavoro.

Allo stato dell’arte, il quesito su riportato dovrebbe ricevere una risposta negativa.

Il D.Lgs. 23/2015, invero, ha escluso esplicitamente solo il licenziamento illegittimo per l’assenza del giustificato motivo oggettivo dall’applicazione del risarcimento in forma specifica previsto dalla riforma.

Nulla dice riguardo l’onere – introdotto dalla giurisprudenza – di valutare la ricollocazione del lavoratore.

Bisognerà, pertanto, attendere le prime decisioni giurisprudenziali al fine di meglio comprendere e definire le nuove regole, anche in materia di giustificato motivo oggettivo.


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AUTORE - Studio Legale Albini