La riforma (c.d. “Fornero”) del lavoro entra in vigore. La legge 28 giugno 2012 n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”
06/07/2012
Dopo il via libera alle quattro questioni di fiducia poste dal Governo, ottenute tra ieri e questa mattina, arriva l’ok definitivo della Camera al provvedimento, già approvato in prima lettura al Senato. La Camera ha approvato senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il disegno di legge recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.
Cambiano i contratti d’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, con l’apprendistato che punta a diventare il canale principale d’assunzione da parte delle imprese. Nei licenziamenti disciplinari il reintegro in caso di recesso illegittimo dovrà essere deciso dal giudice non più in base alla legge, ma alle “tipizzazioni” contenute nei contratti collettivi e nei codici disciplinari. Mentre nei licenziamenti per motivi economici, una fittizia malattia del lavoratore nella fase di conciliazione obbligatoria non potrà più inficiare l’atto di recesso. E il reintegro (c.d. tutela reale) in caso di licenziamento economico illegittimo scatta solo nel caso di «manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento».
Sul sistema degli ammortizzatori sociali, dal 1° gennaio 2013 partirà l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (l’Aspi), che si concretizza nell’erogazione di un’indennità mensile ai lavoratori dipendenti del settore privato, compresi gli apprendisti e i soci di cooperative di lavoro.
Queste le principali misure varate.
FLESSIBILITÀ IN ENTRATA. Contratti a termine. Durerà un anno primo contratto a termine senza causale, con pause più lunghe delle attuali. In alternativa i contratti collettivi potranno prevedere una ‘franchigia oggettivà nei casi di specifici processi organizzativi (avvio di start up, lancio di un nuovo prodotto, rilevante cambiamento tecnologico, progetto di R&S, proroga di una commessa) nel limite del 6% dei lavoratori occupati nell’unità produttiva, inoltre sarà ridotto di due terzi il ‘periodo di inibizioné tra più contratti.
COCOPRO. Arriva il salario di base per i contratti a progetto calcolato sulla base della media delle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi. Si rafforza l’attuale una tantum per i parasubordinati come misura sperimentale per 3 anni. Circa 6 mila euro per chi avrà lavorato almeno 6 mesi in un anno. Infine éprevisto un aumento dell’aliquota contributiva di un punto l’anno fino a raggiungere nel 2018 il 33% previsto per il lavoro
dipendente.
APPRENDISTATO. Sarà sempre possibile assumere un nuovo apprendista, ma i contratti in media dovranno durare almeno 6 mesi. Il limite del 50% di apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro varrà solo per chi ha alle proprie dipendenze meno di 10 lavoratori.
LAVORO A CHIAMATA. Per attivare il lavoro intermittente basterà un sms, o un fax o la posta elettronica certificata, alla Direzione teritoriale del lavoro. Ridotte del 60% le sanzioni per chi non rispetta la norma.
VOUCHER IN AGRICOLTURA. Consentita l’applicazione del sistema dei voucher in agricoltura ai lavoratori appartenenti alle categorie di studenti, pensionati e casalinghe per le imprese con un fatturato al di sotto dei 7 mila euro, mentre per tutte le altre imprese le casalinghe sarebbero escluse. La valutazione oraria del voucher sarà rivista periodicamente tenuto conto del risultato del confronto con le parti sociali.
PARTITE IVA. Quelle con un reddito annuo lordo dai 18 mila euro in sù sono considerate vere. Passa da sei mesi a otto la durata delle collaborazioni a partita Iva e dal 75% all’80% il corrispettivo pagato non deve essere superiore
dell’80% di quello di dipendenti e co.co.co (75% nel ddl); il lavoratore non deve avere una postazione «fissa» in azienda: non si può avere una scrivania insomma ma il telefono sì.
FLESSIBILITÀ IN USCITA. Modificato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. In caso di licenziamento per motivi economici non ci sarà il reintegro automatico, mentre é prevista un indennità di risarcimento. Per i licenziamenti disciplinari, il giudice, per il quale é prevista minore discrezionalità, potrà ordinare il reintegro del lavoratore solo sulla base dei contratti collettivi e non anche sulla base della legge o delle tipizzazioni di giustificato motivo soggettivo e di giusta causa. Non sarà inoltre bloccata dalla malattia del lavoratore la procedura di
conciliazione, tranne nel caso di sopraggiunta maternità o infortunio sul lavoro. Resta sempre nullo invece il licenziamento discriminatorio.
AMMORTIZZATORI SOCIALI. L’Aspi sostituirà le attuali indennità di disoccupazione e di mobilità e interesserà lavoratori dipendenti, apprendisti e artisti. Perderà il sussidio chi dovesse rifiutare un impiego la cui
retribuzione sia superiore almeno del 20% dell’indennità percepita. Stop a sussidi per mafiosi e terroristi. Niente pensione, sussidio di disoccupazione, assegno di invalidità per chi sta scontando pene per reati
di terrorisismo, eversione, mafia e strage. Una volta scontata la pena, la persona condannata potrà nuovamente accedere alle prestazioni facendone richiesta.
TICKET SANITARI PER DISOCCUPATI. Ripristinata l’esenzione dei ticket sanità per i disoccupati che erano stati cancellati nel testo uscito da Palazzo Chigi.
CONGEDO PATERNITÀ. Alla nascita del figlio per i padri ci sarà un giorno di congedo obbligatorio, al quale ne potranno essere aggiunti altri due facoltativi, però scalati dalle 20 settimane che spettano di diritto alla madre. Inoltre é in arrivo il buono baby-sitter per agevolare le lavoratrici nei primi mesi di nascita del figlio: potrà essere utilizzato anche per pagare asili-nido pubblici o privati.
DIMISSIONI IN BIANCO. Aumentano le misure per contrastare il fenomeno. Predisposte due modalità per certificare l’autenticità delle dimissioni firmate ‘in biancò dalla lavoratrice e rafforzato il diritto al ripensamento.
IMMIGRATI. Passa da sei mesi a un anno la validità del permesso di soggiorno per i lavoratori extracomunitari che beneficiano del sussidio di disoccupazione o di mobilità.
PREMI DI PRODUZIONE. Confermati per il 2012 gli sgravi contributivi introdotti in via sperimentale per il triennio 2008-2010. 650 milioni di euro le risorse da destinare.
COMPARTECIPAZIONE LAVORATORI A UTILI. Il governo dovrà emanare entro nove mesi le norme per la partecipazione dei lavoratori agli utili e al capitale delle imprese come anche ai Consigli di sorveglianza.
COPERTURE. Torna al 5% il taglio della deducibilità a fini Irpef dei redditi da locazione tra le norme a copertura del provvedimento. Escluso chi ha aderito alla cedolare secca. Aumento della tassa di imbarco aereo che passa a 2 euro.
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