L’impugnazione del licenziamento è tempestiva se spedita prima dei sessanta giorni (Cass. Civ. Sez. Unite. n. 8830/2010
20/04/2010
L’impugnazione del licenziamento spedita al datore di lavoro tramite raccomandata si considera tempestiva quando l’affidamento alla Posta avviene entro sessanta giorni dalla comunicazione del recesso, indipendetemente dalla data di ricezione del plico.
Lo hanno chiarito le sezioni Unite della Cassazione con la sentenza 8830/2010 che ha composto un contrasto esistente tra i vari collegi della sezione Lavoro.
L’effetto di impedimento della decadenza, ha spiegato il collegio, si collega al compimento da parte del soggetto onerato dell’attività necessaria ad avviare il procedimento di comunicazione demandato a un servizio sottratto alla sua ingerenza, non rilevando che al lavoratore sia rimessa la scelta tra più forme di comunicazione.