L’utilizzo “improprio”, a fini personali, del pc e della mail aziendale non giustifica il licenziamento (Cass. civile, sez. lavoro, sentenza 18.03.2014 n° 6222)
08/05/2014
Il datore di lavoro non può irrogare il licenziamento al dipendente selo stesso abbia utilizzato, per scopi personali, gli strumenti dilavoro aziendali, nel caso in cui il contratto collettivo applicato preveda per tali inadempimenti – infrazioni delle sanzioni di tipo conservativo, quali la multa o la sospensione dal lavoro.
Così i giudici della Suprema Corte di Cassazione, i quali hanno precisato che in tema di licenziamento disciplinare, l’uso, anche quotidiano, della mail aziendale per ragioni private, non rappresentano violazioni (inadempimenti) che di per sé sono sufficienti alla irrogazione del licenziamento del dipendente.
Si legge nella sentenza n. 6222/2014, ricordando precedenti sul tema,che il datore di lavoro non può irrogare un licenziamento per giusta causa quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal contratto collettivo applicabile in relazione ad una determinata infrazione (cfr. Cass. civ. 29 settembre 2005, n. 19053; Cass. civ. 17 giugno 2011, n. 13353).