Pausa pranzo sul posto di lavoro? In assenza di autorizzazione è reato (Corte di Cass., sent. n. 581/13).
06/02/2014
Integra il reato di violazione di domicilio la condotta del dipendente che, in assenza di espressa autorizzazione da parte del proprio datore, trascorra la propria pausa pranzo sul posto di lavoro in compagnia di terzi e per scopi estranei all’attività lavorativa.
Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 581, depositata il 9 gennaio 2013.
Nel caso di specie una dipendente di uno studio legale si è intrattenuta durante la pausa pranzo all’interno delle mura lavorative in compagnia di un terzo, e per fini estranei all’attività di impiego.
A nulla è valsa l’argomentazione difensiva prospettata dai difensori dell’imputata, secondo cui il rapporto di impiego unito al possesso delle chiavi per fare accesso alla struttura rappresentavano elementi ostativi alla caratterizzazione illecita del comportamento incriminato.